Concerto grosso per l’Arrigo Boito

di Eriberto Costamagna, da “La Fedeltà” di mercoledì 9 maggio 2012
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FOSSANO. Qualunque fosse l’attesa per l’esito artistico ed edonistico del Concerto di San Giovenale, eseguito sabato sera dall’Arrigo Boito nella palestra dei Salesiani in via Verdi, con la partecipazione del solito pubblico entusiasta, ebbene il risultato è stato anche superiore alle aspettative.
Lo spettacolo si è articolato in due parti. Nella prima, la Banda cittadina, molto numerosa ed evidentemente affiatatissima e assai ispirata, ha rappresentato solo due brani, ma con quale preparazione, intensità e adesione allo spirito delle musiche stesse!
Il maestro Gianpiero Brignone, il direttore che ogni volta inventa una formula nuova, per l’occasione ha deciso di far ascoltare solamente musica classica e, certamente, gli ascoltatori non se ne sono lamentati.
Si è iniziato con la celebre “Rapsodia in Blu” di George Gershwin, un brano caratterialmente americano, ricco di ritmi jazzistici e della vitalità tipica delle città del Nuovo Continente. L’Arrigo Boito, “armata” in ogni settore e capace di affrontare ogni prova (esattamente come avviene in una grande orchestra) con la consistenza del gruppo e la bravura dei singoli solisti, ha toccato il vertice nel finale dell’opera, dando voce all’ottimismo e al trionfalismo indottovi dall’autore.
Ancora più convincente è risultato, poi, l’effetto prodotto dall’interpretazione dello straordinario “Bolero” di Ravel, un balletto che mostra la sua bellezza agli occhi e all’udito, che mescola il fascino della Spagna con la sensualità (come fosse la Salomè di R.Strauss) della movenza e degli archi melodici, che celebra, attraverso le ripetizioni sempre uguali e sempre diverse (nella variabilità timbrica e nell’accostamento sempre più ampio degli strumenti, fino alla esplosione finale), il fasto della musica elegante ma anche popolare.
La banda ha messo in grande luce il virtuosismo dei solisti (flauti, clarinetti, sassofoni, tamburo…) e, ancora, la capacità di far giungere al pubblico una musica insieme vicina, accarezzabile e pure anche lontana e profonda. Proprio una eccellente esecuzione. Il concerto è quindi proseguito con la novità della serata: l’interpretazione di brani operistici da parte degli allievi della Classe di canto dell’insegnante Paola Roggero del Civico istituto Baravalle.
Ecco i nomi degli stupendi, giovani cantanti, autentici talenti nell’arte del canto lirico: Romina Gianoglio e Claudia Paradiso, soprani; Diego Giordana, tenore; William Allione, baritono; Massimo Barbero, basso.
Li abbiamo seguiti per l’intera loro esibizione, con un’emozione in più rispetto a quelle già offerte dall’accompagnamento strumentale della Banda e dalla bellezza delle pagine presentate: quella fi vederli giungere al fondo del concerto con la medesima, grande concentrazione ed efficacia mostrate fin dalle prime battute.
Ci sono riusciti benissimo, dimostrando una personalità e una sicurezza che hanno stupito e impressionato tutti; personalità, che punta sulla qualità della voce e sulla preparazione tecnico- stilistica; sicurezza che significa imporsi, quasi con spavalderia, di fronte ad un pubblico esigente, seppure amico.
Mozart, Verdi, Rossini, Puccini (di cui il “Nessun dorma” bessato), Johann Strauss sono stati gli autori di Arie e Duetti, così magistralmente riusciti da richiamare giustamente i fortissimi e convinti applausi degli ascoltatori. Bravissimi.
Lo spettacolo è stato presentato da Paola Roggero. All’inizio e a metà della serata sono intervenuti, per i saluti, gli auguri, i ringraziamenti, il sindaco Francesco Balocco, il presidente dell’Arrigo Boito Giuseppe Botto, il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano Antonio Miglio.