Esibizione da standing ovation per l’Arrigo Boito e la Fanfara

di Walter Lamberti tratto da “La Fedeltà” del 16 Ottobre 2013

Fossano. Disposti a semicerchio di fronte ad una platea numerosa che ha quasi fatto il tutto esaurito nella grande palestra dell’istituto salesiano. Alternati, nelle postazioni, i colori blu dell’abito dei musici fossanesi, e verde militare della Taurinense. Un colpo d’occhio inconsueto e di grande effetto, come di grnade effetto è stato il risultato musicale che ben rappresenta il legame tra Fossano e i militari, tra la città e la caserma. Venerdì scorso, per la prima volta insieme, si sono esibite la scuola di musica “Arrigo Boito” e la fanfara della brigata alpina Taurinense in un concerto che rimarrà negli annali della città. Non un concerto della banda con l’affiancamento di un ensemble ospite, ma una vera e propria “fusione” delle due formazioni, che hanno dato prova di grande sinergia, potenza, ed intensità nell’interpretazione. La serata, uno dei tanti concerti in programma in questo anno in cui si festeggia il 130° anniversario dell’Arrigo Boito, era inserito nel ricco programma di Fossano in movimento, la “parata” di eventi in attesa della Strafossan.

Per una sera, il maestro Gianpiero Brignone ha ceduto il posto di direttore inserendosi tra le file dei fiati come primo trombone. A dirigere il maestro Marco Calandri, direttore della fanfara della Taurinense ed ex allievo proprio di Brignone. Un programma interessante quello della serata, che ha alternato grandi pezzi di classica al racconto di alcuni passi salienti della vita dell’Arrigo Boito, costituitasi ufficialjmente nel 1883 come Società filarmonica raccogliendo l’eredità dell’antica Accademia di musica della città di Fossano risalente alla fine del ‘700, ma anche di alcune annotazioni storiche sull’antico rapporto di Fossano e dei fossanesi con i militari delle caserme cittadine.

Un omaggio al genio di Giuseppe Verdi con estratti da Nabucco e dall’Aida, e poi un tuffo nel tempestoso mare dei Pirati dei Caraibi, il successo cinematografico musicato da Hans Zimmer che è già un classico, per chiudere con Danzon n°2 di Arturo Marquez che ha meritato il lunghissimo applauso e la standing ovation.

In coda al concerto un altro momento di grandissimo impatto: il carosello della Fanfara, eseguito magistralmente nonostante gli spazi ristretti (solitamente infatti viene effettuato nelle parate in strade o piazze).

Al termine, prima dei saluti di rito e dello scambio di doni (alla presenza del sindaco Balocco, del presidente dell’Arrigo Boito Enrico Serafini, dei due maestri e del nuovo comandante del 1° reggimento artiglieria da montagna, Davide Scalabrin) tutti in piedi, mano sul cuore per l’inno nazionale, intenso ed emozionante.

“Per l’Arrigo Boito gli impegni sono continuati anche il giorno successivo, con l’esibizione a Barcelonnette, nell’ambito del festival Terra Amata che intende promuovere l’amicizia e gli scambi culturali tra Italia e Francia – commenta Enrico Serafini - è stato uno spettacolo coinvolgente e apprezzato dal numeroso e competente pubblico che ha applaudito non solo i musicisti ma anche le voci dei cantanti che hanno accompagnato la Banda”. E aggiunge: “A nome mio e dei membri del CDA voglio ringraziare coloro che hanno contribuito, con energie organizzative ed impegno personale ed economico, alla realizzazione dei due concerti: i musici e i maestri delle due bande, il colonnello Davide Scalabrin, comandante del 1° reggimento Artiglieria Da Montagna, la Fondazione CRF, la fondazione Fossano Musica, l’ufficio manifestazioni del Comune, gli organizzatori di Fossano in Movimento e Strafossan, la sezione fossanese dell’ANA, l’istituto Salesiano di Fossano, Gunetto Autolinee, Lamberti fiori, l’Unifarma Fossano e tutti gli amici che, a vario titolo, seguono e collaborano con l’Arrigo Boito”.